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BANCA DEL VALDARNO
Archivio: News
Valdarno. Da Figline a New York per un calendario. La magica storia di Sara Romoli, modella appassionata di criminologia.
Da Figline Valdarno a New York per un calendario. E’ la storia di Sara Romoli, modella ventisettenne, diplomata all’Istituto figlinese ‘Vasari’, studentessa universitaria a Firenze in legge ed appassionata di criminologia, che appena un anno fa ha deciso il grande salto, trasferendosi negli Stati Uniti per inseguire il suo sogno di successo. Ed i primi risultati sono arrivati rapidamente: un calendario per il 2006 tutto suo realizzato da affermati fotografi. La bella Sara, tipica bellezza mediterranea da togliere il fiato, ha deciso di cavalcare l’onda della moda del momento con una propria creazione tra l’italiano e l’inglese. I suoi ‘dodici scatti per un anno’ non sono però in vendita in edicola o abbinati ad un giornale, la sua scelta anche imprenditoriale è quella di autoprodursi e così il suo calendario lo si può acquistare solo su Internet. E la rete è davvero globale, tanto che la prima copia è volata direttamente in Giappone.
(nella foto: una delle immagini tratte dal calendario 2006 di Sara Romoli).

INTERVISTA A SARA ROMOLI
Un biglietto quadrato rosso in redazione direttamente da Manhattan – New York – Stati Uniti. Apriamo con una certa curiosità la carta patinata e scopriamo la storia di una ‘vecchia ascoltatrice’ di Radio Emme che di strada ne ha fatta. E’ quella di Sara Romoli, affascinante modella ventisettenne cresciuta a Figline Valdarno che appena un anno fa si è trasferita a New York per inseguire il suo sogno ed adesso ci presenta, giustamente orgogliosa, il suo primo traguardo personale: un calendario per il 2006, con 12 scatti, come lei stessa dice, “divertenti, ironici, caldi e sensuali, tutte interpretazioni diverse della mia personalità”. Descrizione perfetta per questa raccolta di belle foto tra l’Itala e gli Stati Uniti con tutti i mesi in due lingue, a costruire un ponte ideale tra le origini di Sara e la sua realtà internazionale. Ed anche l’intervista che realizziamo con lei è un ponte tra i due lati dell’Atlantico, questa volta con la rete e la potenza dell’e-mail. Ecco il risultato, con la voglia di incontrarsi ancora, con un’amica, e di far conoscere alla sua terra la sua personale avventura che, lo speriamo davvero, solo agli inizi.

Parlaci un po’ di te. Dove sei nata?
“Sono nata a Firenze, il 29 gennaio 1978, ma sono cresciuta a Figline V.no”.
Quali sono stati i tuoi studi?
“Ho frequentato a Figline V.no l'I.G.E.A, presso l'Istituto ‘G.Vasari’, e la Facoltà di Giurisprudenza a Firenze, la mia passione... strano ma vero... è la criminologia. Desideravo più che mai diventare una criminologa”.
L’approccio con il mondo della moda?
“Fin da piccola, ero affascinata dal mondo della moda, penso che qualunque ragazza, soprattutto nel periodo dell'adolescenza ne sia affascinata...ma mi sono concentrata più negli studi, svolgendo contemporaneamente qualche lavoro saltuario come modella ma niente di veramente importante e soddisfacente”.
E con quello della fotografia?
“L'argomento fotografia è la mia passione, il mio grande amore... fin da piccola adoravo fare le foto, non pensate sia un lavoro semplice, realizzare una bella foto: necessita di tanti ingredienti, soprattutto devi riuscire ad esternare un qualcosa, comunicare... per me è un piacere… momenti magici che non riesco a definire lavoro, perché è una cosa che adoro fare e mi rende felice. Prima di arrivare a questo mio importante traguardo ho speso tanto tempo, anche momenti difficile ma non ho mai smesso di credere nella mia passione”.
Quando sei partita dal Valdarno?
“Sono partita da Figline esattamente il 10 settembre di un anno fa... lasciandomi alla spalle il mio passato con l'aspettativa di mettermi in discussione, di provare a vedere dove potevo arrivare e cosa avrei potuto realizzare... Il desiderio di partire è stato motivato soprattutto da esperienze di vita privata che mi avevano fatto soffrire enormemente… e avevo perso di vista chi realmente ero. In Italia non ho mai avuto importanti esperienze lavorative nel campo della moda e pubblicità.... ci ho provato tante volte ma tutte le porte a cui ho bussato per me erano chiuse”.
Hai ancora amici in Valdarno?
“A Figline ho lasciato una parte del mio cuore, le poche persone che considero parte importante della mia vita… persone che nonostante non sia più vicino a loro, non hanno smesso di credere in me e sostenermi a realizzare un qualcosa che mi avrebbe reso felice, sono persino venute qui a trovarmi e non c'e' un giorno che non mi contattano. Sono poche, si contano sulle dita di una mano, ma queste persone hanno la mia più totale stima e in loro ripongo un immenso amore”.
E l’idea del calendario?
“L'idea del calendario e'nata qui a Manhattan, esattamente lo scorso febbraio... ho iniziato da gennaio a lavorare con un'agenzia di moda di New York che giornalmente mi mandava a partecipare non so neppure io a quanti Casting. Un giorno mi sono presentata ad un casting dove selezionavano 12 modelle per 12 scatti per il Calendario del 2006... il guadagno era soprattutto per chi voleva realizzare questo progetto non assolutamente per le modelle... così dentro di me, mi sono detta perché non provo io a realizzare un calendario... un idea assolutamente ‘pazza’... ma in questo avevo visto un ottimo progetto. Vi domanderete come ho fatto a realizzare il tutto... se ci penso adesso credo che sia stata una difficile impresa... qui a Manhattan faccio la modella per dei bravissimo fotografi, così mi sono proposta a loro con la mia idea e... all'inizio erano un po’ titubanti ma appena abbiamo iniziato il lavoro, l'euforia e il divertimento sono stati un ottima combinazione”.
La risposta del pubblico a questa Tua idea?
“Non saprei rispondere esattamente.. qui a Manhattan, l'idea, il progetto è piaciuto tantissimo, è stato organizzato anche un party privato... poi ricevo tante e-mail, da ogni parte del mondo per complimentarsi, anche perché da quando vivo a Manhattan ho avuto la fortuna di avere conoscenze internazionali, il primo calendario e'stato comprato in Giappone... ma ultimamente ho ricevuto e-mail di persone del Valdarno, che mi parlano del mio sito (www.sararomoli.com), che ultimamente si parla del mio calendario e sono curiosi… e non nego che mi ha fatto molto piacere...”.
Perché l’idea di proporlo solo su Internet?
“L'idea di proporlo in internet è stata suggerita dalle persone che hanno partecipato a questo progetto, per renderlo accessibile a tutti… un qualcosa di internazionale...”.
Progetti per il futuro?
“Progetti per il mio futuro, ne ho tanti... e piano piano cercherò di realizzarli, diciamo almeno ci proverò...Voglio continuare a perfezionare il mio inglese e quando avrò la possibilità desidero fare un corso intensivo di criminologia qui a New York... e poi ce ne sono così tanti...se mi guardo indietro nel passato mi sembra di vivere un'altra vita, è come se Manhattan mi abbia dato un'altra opportunità di vivere la mia vita, non quella che gli altri desiderano che io viva...in questa città ho ritrovato me stessa ed è stato un viaggio veramente difficile… qui ci sono tante possibilità, ma la competizione è alta, devi lottare ma se vali le porte si aprono”.
Nostalgia del Valdarno?
“Se ripenso alla mia vita nel Valdarno ho nostalgia di rivedere delle persone con le quale ho condiviso bei momenti, una parte della mia vita, ma è difficile per me adesso pensare di potere tornare a condurre la mia vita a Figline, il mio stile di vita è diverso... è difficile da spiegare...”



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